Paola Carella, tenacia e know-how: una combinazione vincente per il team di Sefin S.p.A.
Paola, vuoi raccontarci brevemente il tuo percorso in Sefin?
“Ho iniziato a lavorare in Sefin 25 anni fa, ricordo come fosse ieri il mio colloquio con l’allora responsabile dell’area sviluppo.
La posizione richiesta era di un programmatore Cobol su Mainframe all’interno del reparto dedicato ai servizi e software per le società di factoring. Avevo 27 anni, ero giovane e con tanta voglia di fare.
Dopo questa esperienza mi è stata data l’opportunità di mettermi in gioco in diversi progetti. Uno di questi, particolarmente impegnativo, è stato quello della conversione della valuta dalla Lira all’Euro per tutti i nostri applicativi. Nel 2006 sono entrata a far parte di un nuovo gruppo di lavoro impegnato nello sviluppo e gestione dei servizi di comunicazione da e verso Banca di Italia. L’azienda ha deciso, nel corso degli anni, di investire molto in questi servizi creando una nuova Business Unit composta da consulenti e sviluppatori: EBI (Easy Banca D’Italia). Nel giro di poco, insieme ai miei colleghi, abbiamo sviluppato l’applicativo per la generazione delle segnalazioni verso la Centrale dei Rischi, Ermes UCR. E’ stato uno dei progetti che più mi ha soddisfatto ed oggi sono orgogliosa di dire che circa 150 intermediari finanziari usano il nostro software per le loro segnalazioni.
Le soddisfazioni non sono mancate neanche dal punto di vista strettamente individuale, da 5 anni mi occupo infatti di coordinare tutte le attività di sviluppo del reparto EBI e sono responsabile dei nuovi progetti che riguardano l’Innovazione Tecnologica promossa da Banca di Italia. Una nuova sfida che ci sprona a migliorare e farà arricchire il team di nuove risorse che avranno la possibilità di accrescere le loro competenze attraverso il mio affiancamento e un’Academy completamente dedicata alla formazione degli sviluppatori.”
25 anni nella stessa azienda sono davvero tanti, cosa ti ha fatto “amare” Sefin SpA a tal punto?
“Per me Sefin più che un’azienda è una famiglia che mi ha supportato nei momenti di difficoltà venendo incontro alle mie esigenze quando ne ho avuto bisogno. Giorgio Negri (AD di Sefin S.p.A. fino al 2021), che ricordo con tanto affetto mi ha sostenuta quando ci sono state problematiche lavorative che mi avevano demoralizzata. La sua spinta positiva e la sua perspicacia nel trovare la soluzione più semplice per risolvere i problemi mi ha fatto crescere molto. Era geniale.
Posso dire sinceramente che in tutto questo tempo in Sefin non mi sono mai annoiata; grazie alla vivacità del lavoro e all’affiatamento con i colleghi, le giornate lavorative sono state piacevoli e produttive.”
Oggi si parla tanto del miglioramento del Work-Life Balance, obiettivo che tutte le aziende che tengono al benessere dei propri dipendenti si stanno ponendo. In Sefin sei riuscita a bilanciare vita privata e lavoro?
“So bene che con una routine frenetica e lavori che richiedono la maggior parte del tempo della settimana passato in ufficio, molti lavoratori si sentono stressati. In Sefin la conciliazione tra vita professionale e privata ha assunto, soprattutto dopo la pandemia, un’importanza rilevante. Lo smartworking, le iniziative welfare e la possibilità di usufruire delle nostre ferie e permessi in modo molto flessibile mi ha aiutato a dedicarmi alla vita privata senza sentirmi sotto pressione. Sono moglie e mamma felice di 2 ragazzi; riesco sempre a trovare del tempo per la mia famiglia e fare ciò che mi piace come andare alle partite di basket di mio figlio o passare il week end in montagna a fare lunghe passeggiate per i sentieri della Pila in Val D’Aosta.”
Che consiglio daresti ad una nuova leva che vuole entrare a far parte del team Sefin?
“L’intraprendenza è essenziale a partire dai primi giorni di lavoro e per tutta la durata del proprio percorso. Tratta l’azienda come fosse tua, proponi idee, non preoccuparti di sbagliare, mantieni vivo questo spirito ogni giorno.”