Andrea De Giorgi, passione per l'informatica, voglia costante di apprendere e spiccate capacità organizzative.
Andrea, ci ha raccontato brevemente il suo percorso all'interno del Gruppo Sefin:
"Lavoro in Sefin da quattro anni. Ho scoperto questa opportunità tramite LinkedIn e, dopo un colloquio con uno dei manager, nonché software architect, con cui collaboro attualmente in maniera assidua, ho deciso di unirmi all'azienda. Ero molto attratto sia dal tipo di lavoro sia dalle tecnologie utilizzate. La continua evoluzione delle metodologie di sviluppo e distribuzione delle applicazioni software, lo stile di progettazione basato su microservizi, design patterns, API (Application Programming Interface), mi hanno particolarmente affascinato.
Attualmente, faccio parte del team di Back Office Common, responsabile della gestione e dello sviluppo dei servizi comuni. Nel ruolo che ricopro attualmente, sto assumendo sempre più responsabilità manageriali, infatti coordino un gruppo di cinque persone, lavorando per garantire l'efficienza e l'efficacia delle nostre attività quotidiane."
Quale progetto considereresti il più significativo della tua carriera fino ad oggi?
Il progetto più significativo è proprio quello a cui sto lavorando attualmente: l’innovazione tecnologica degli applicativi Sefin, che ribalta completamente il concetto di applicazione-cliente.
Questa iniziativa riveste un'importanza strategica fondamentale per l’azienda e una nuova sfida per tutti noi. Nessun traguardo sarebbe realizzabile senza persone altamente motivate a superare quotidianamente i limiti delle proprie abilità, pronte ad accettare continuamente nuove sfide e a lavorare come un team coeso.
Come valuteresti il tuo work-life balance?
Credo di avere un buon equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. Sefin si sta impegnando a garantire un orario di lavoro flessibile, con una crescente attenzione alla qualità della vita dei dipendenti. Oltre ai benefits inclusi nel sistema di welfare aziendale e allo smart working, c’è una notevole flessibilità per permessi e ferie, soprattutto in caso di esigenze familiari legate all'aspetto genitoriale che è quello che a me interessa maggiormente essendo padre di una figlia.
Cosa ne pensi delle attività di team building organizzate da Sefin?
Le trovo davvero entusiasmanti e ben strutturate. Ho avuto il piacere di partecipare a diverse iniziative, tra cui la maratona Wizz Air Milano 2024 al fianco di LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e il padel. La maratona, in particolare, è stata l'esperienza più emozionante e impegnativa. Ha richiesto una notevole organizzazione e coordinamento da parte nostra per affrontare tutti i chilometri e arrivare al traguardo. Questi eventi non solo rafforzano il legame tra colleghi, ma offrono anche l'opportunità di mettersi alla prova e di condividere momenti indimenticabili.
In che modo ti descriveresti?
Mi considero una persona attenta ai dettagli. Prestare attenzione ai particolari è una delle mie caratteristiche principali, mi piace assicurarmi che tutto sia curato nei minimi aspetti. Inoltre, sono una persona socievole, mi piace interagire con gli altri e costruire relazioni positive e trasmettere energia e ottimismo a chi mi circonda.
Parlaci un po’ dei tuoi hobbies, interessi o passioni.
Sono un appassionato di musica!
Mi piace a 360° gradi, ma il mio genere preferito è il rock, con una predilezione particolare per la band storica AC/DC, oltre all'hard rock e al metal.
Amo suonare la chitarra, con la quale mi diletto da autodidatta sin dalla scuola media.
Adoro cantare, ma soprattutto ballare, in particolare il ballo latino-americano, che pratico ormai da più di quindici anni.
Mi piace fare sport come, giocare a calcio e padel, ma sono anche un grande appassionato della pesca, nonché della cinofilia. Ho due cani bellissimi che mi permettono, insieme allo sport, di mantenere uno stile di vita attivo e godermi il tempo libero all'aria aperta.
Una delle attività che amo maggiormente è guidare la moto. C'è un aspetto quasi romantico nella passione per la moto. È il piacere di perdersi in strade secondarie, di scoprire angoli nascosti del mondo, di fermarsi a contemplare un tramonto. È la sensazione di essere parte di qualcosa di più grande, di un'avventura senza fine che continua a vivere ogni volta che si accende il motore e si parte per una nuova destinazione.