Dall'Iran all'Italia: un viaggio di crescita e scoperta personale. Conosciamo Mahshid Zare.

mahshid zareMahshid ci ha raccontato cosa ha significato per lei venire in Italia:

"È stato un viaggio di scoperta personale e crescita individuale che ha attraversato molte tappe significative. All'inizio della mia carriera ero determinata ad emigrare dall’Iran, ma dopo aver iniziato a lavorare per la più grande azienda industriale del mio Paese, ho cominciato a temere di perdere il mio lavoro e il mio status sociale rinunciando per questo ai miei sogni di viaggio e avventura per diversi anni.


Tuttavia, la mia passione per esplorare il mondo e perseguire le mie ambizioni professionali non si è mai affievolita. Nel 2022 ho preso la decisione di cercare opportunità lavorative in Europa e mi sono trovata di fronte ad una scelta difficile tra i Paesi con economie avanzate e quelli che ho sempre amato dal profondo del cuore. L'Italia era uno dei primi della lista. Oltre alla ricca cultura, alla storia affascinante e al cibo delizioso, ho sempre ammirato il popolo italiano per la sua generosità, il suo spirito caloroso e la sua gioia di vivere. Ho creduto che in mezzo a persone così accoglienti, sarebbe stato più facile sopportare la lontananza dalla mia terra e affrontare la solitudine che inevitabilmente avrebbe accompagnato i primi passi verso la realizzazione dei miei sogni da sola. Quindi, il percorso che mi ha portato a intraprendere una carriera in Italia è stato un viaggio di scoperta personale, di amore per una cultura e di un desiderio ardente di realizzare i miei sogni, il tutto condito con una generosa dose di coraggio e determinazione."

Come ti definiresti?

"Mi presento come una persona sognatrice e responsabile, che ha una grande passione per l'avventura e per esplorare il mondo. Mi considero un individuo curioso, desideroso di imparare e scoprire nuove cose in vari ambiti, come l'artigianato, le lingue straniere e alcune attività sportive. Tuttavia, a causa della mia inclinazione verso la contemplazione e la riflessione anziché verso attività sistematiche, raramente riesco a conseguire risultati a lungo termine in questi campi. Sono una persona che ha vissuto in diverse città con culture diverse, il che mi ha fornito una prospettiva unica nel comprendere diversi stili di vita.
Spesso tendo a non attribuire eccessiva importanza alle regole non scritte e preferisco adottare un approccio diretto verso le questioni che per gli altri potrebbero sembrare complicate. Inoltre, talvolta ritengo che alcune questioni siano di grande rilevanza per me, anche se potrebbero sembrare insignificanti o prive di significato per gli altri. Mi appassiona lo studio della filosofia e amo partecipare a discussioni e argomentazioni logiche."

Quali sono gli aspetti che più ti piacciono del tuo lavoro e in particolare di cosa ti occupi nel reparto di Document Management di Sefin?

"Ho sempre tratto grande soddisfazione dal lavorare su progetti di ampia portata, poiché ho sempre preferito sfide impegnative e stimolanti rispetto a compiti di routine e frammentati. Fortunatamente, ho avuto l'opportunità di trasformare questa inclinazione in realtà quando mi è stata assegnata la partecipazione al Progetto MMS Paperless. Questa esperienza mi ha permesso di godere di una maggiore libertà d'azione durante il lavoro, consentendomi di esprimere la mia creatività e affrontare sfide analitiche e concettuali che mi appassionano particolarmente."

 

Hai un ottimo rapporto con i tuoi colleghi, quali sono le caratteristiche che più ti piacciono del tuo team?

"Ho un ottimo rapporto con i miei colleghi e, in effetti, come potrebbe essere diversamente? Claudia, il CEO, e Simone Grippa, il mio capo, sono persone straordinarie e incredibili che mi hanno sempre aiutato a non sentirmi sola. Non posso non menzionare gli altri miei colleghi, altrettanto amichevoli, calorosi e professionali. Essere qui mi dà un senso di appartenenza familiare."

 Reparto MMS (Document Management) di Sefin SpA

Hai dei suggerimenti su come gestire le differenze culturali in Sefin?

"Non ho riscontrato in Sefin particolari problemi nella gestione delle differenze culturali. Per quanto riguarda la mia personale situazione, sebbene possa sembrare che ci siano grandi differenze culturali tra l'Iran e l'Italia, in realtà ci sono tante somiglianze. Ad esempio, entrambi i Paesi attribuiscono grande importanza alla famiglia, agli amici e alle relazioni sociali. Entrambi hanno una popolazione calorosa e accogliente. Tuttavia, l'organizzazione di una serie di programmi culturali diversificati potrebbe aiutarci a migliorare e a rafforzare le nostre relazioni. Per esempio, l'organizzazione di incontri su vari argomenti culturali, e la celebrazione di feste ed eventi diversi, potrebbero contribuire a creare un ambiente lavorativo dinamico e arricchente."

 

inclusivitàCosa ti manca di più del tuo Paese?

"Nel mese di Marzo in Iran si celebra una festività antica e molto suggestiva chiamata Nowruz a cui purtroppo quest'anno non ho potuto partecipare, ma il mio spirito e il mio cuore sono li. Il Nowruz è una festa vivace, vibrante e piena di gioia per onorare l’anno nuovo, seguita da due settimane di vacanza durante le quali ci ritroviamo con parenti e amici, scambiamo regali e condividiamo momenti preziosi. Mi manca soprattutto la mia famiglia e i cibi e le prelibatezze che non sono disponibili qui." 

 

 

Parlaci un po’ dei tuoi hobbies, interessi o passioni.

"In passato, ho frequentato corsi diversificati come oreficeria artigianale, pianoforte e violino, ginnastica, pattinaggio ed equitazione. La mia passione più grande è viaggiare. Adoro viaggiare ed ho sempre colto ogni opportunità per fare viaggi lunghi o brevi. Mi sono trasferita in Italia con la mia gatta ed ora che non ho la mia famiglia vicino nessuno può prendersi cura di lei quando non ci sono quindi le mie opportunità di viaggio sono molto limitate e passo la maggior parte del mio tempo facendo la mia seconda attività preferita, che è guardare serie TV e talvolta leggere libri. Nei fine settimana, mi piace cucinare piatti iraniani e cerco di fare un po' di ciclismo o pattinaggio, e spero di poter presto riprendere a imparare a suonare il violino."