Gran parte delle operazioni di spionaggio informatico proviene dalla Cina

Mandiant, società di Cyber Security specializzata in difesa e risposta agli attacchi, da un’analisi avviata sui dati raccolti tra il 1 ottobre 2020 ed il 31 dicembre 2021 ha scoperto l’esistenza di oltre 1.100 nuovi gruppi di aggressori e 733 nuove famiglie di malware. Un dato importante che evidenzia come l’86% dei malware non è disponibile pubblicamente e che quindi i cyber criminali puntano a mantenere riservati o comunque privati i propri malware invece di riutilizzare malware pubblici.
Dall’indagine emerge che gran parte delle operazioni di spionaggio informatico proviene dalla Cina, terreno fertile in cui continuano a registrarsi attacchi a proprietà intellettuali.